Il Tar del Lazio ha risposto al ricorso proposto dalle associazioni venatorie Fidc, Anuu, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia, Anlc, contro Ministeri e Regioni con il quale si chiedeva l'accertamento della natura non vincolante o l’annullamento delle Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca), adottate dalla Conferenza delle Regioni, nella parte in cui è stato previsto che debbano esserne assoggettati anche calendari venatori.
Dichiarando l'inammissibilità del ricorso, il Tar ha espressamente riconosciuto che le Linee Guida non hanno natura vincolante, ma costituiscono semplici atti di indirizzo per l'uniforme attuazione della Direttiva Habitat. Esse non modificano la normativa nazionale in vigore e non vincolano l'attività amministrativa delle Regioni e delle province autonome nell'approvazione dei calendari venatori.
Una sentenza che fa dunque finalmente chiarezza sulla questione, di fatto sostenendo le posizioni delle associazioni venatorie ricorrenti. La Vinca, ai sensi della Direttiva Habitat si applica infatti, solo ai “piani e programmi”, che possano incidere direttamente su aree geografiche della Rete Natura 2000.
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