Il Fatto Quotidiano definitivamente schierato contro la caccia, alcuni giorni fa ha lanciato una petizione contro la proposta di legge al vaglio della Commissione Agricoltura per la modifica della legge 157/92.
A supportarla anche le associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Leidaa, Lipu, Lndc, Oipa, Pro Natura e Wwf. Nella presentazione si leggono i soliti slogan acchiappa clic, come "no alla caccia senza regole".
Ovviamente a fronte di questa campagna non c'è alcun approfondimento serio e circostanziato, ci si limita ad una serie di allarmi, ingigantendo i contenuti della proposta, con affermazioni lontane dalla verità, come: "Caccia libera su tutto il territorio nazionale, sette giorni su sette (dunque cancellando i due giorni di silenzio venatorio) per più di cinque mesi, durante i quali non sarà mai garantita la sicurezza per escursionisti e amanti della natura. Caccia in tutte le forme consentite, persino coi visori termici, riduzione delle già ridicole sanzioni contro chi spara in periodi vietati e nei terreni privati vietati alla caccia" è ciò che viene scritto nel testo della petizione.
Questo è il livello di informazione e di divulgazione del quotidiano sull'attività venatoria, e su questi concetti, decontestualizzati ed espressi con estrema superficialità, è facile raccogliere consensi.
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