Il Consigliere Vittorio Fantozzi (FdI), vice presidente della Commissione Agricoltura nel Consiglio regionale della Toscana, ha presentato un'interrogazione alla Giunta segnalando la propria preoccupazione per il ritardo nella stesura del nuovo Piano Faunistico Venatorio regionale (PFVR), strumento fondamentale per la gestione del territorio agricolo-forestale e la protezione della fauna scaduto a fine 2015, ormai quasi 9 anni fa. "Anche se la situazione si sbloccasse adesso - ha spiegato - , occorrerebbero ancora molti mesi per giungere all'approvazione del nuovo PFVR, che vedrebbe quindi la luce alla fine dell'attuale legislatura. Quindi, ben 10 anni senza lo strumento di pianificazione del settore".
Secondo il Consigliere, la mancanza di programmazione sta provocando problemi sia alle aziende agricole che agli istituti faunistici pubblici e privati. Senza il PFVR, segnala, gli ATC agiscono in maniera scollegata, creando situazioni diverse all'interno della stessa regione. L'assenza di linee guida per la rilevazione e liquidazione dei danni alle coltivazioni ha complicato ulteriormente la situazione.
Fantozzi ha chiesto al Presidente della Regione quali siano le motivazioni del ritardo nella stesura del PFVR e i tempi previsti per la sua redazione finale. Ha inoltre sollecitato la Giunta regionale a predisporre e inviare al Consiglio gli indirizzi sulle linee guida per la rilevazione dei danni alle coltivazioni, sulla revisione delle zone vocate e non vocate alla presenza degli ungulati, sulla qualità e quantità della fauna stanziale da immettere (fagiani, lepri, starne e pernici) e sui metodi di allevamento, nonché sul riconoscimento del ruolo strategico delle aziende agricole nei confronti della fauna selvatica e dell'attività venatoria. "Adesso è il tempo delle decisioni serie e delle assunzioni di responsabilità”, dichiara Fantozzi.
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