Grande partecipazione sabato 17 febbraio all'incontro sui richiami vivi organizzato dall'Anuu Migratoristi a Concesio (BS).
"L’Anuu ha voluto mettere un punto fermo sulla situazione attuale, soprattutto alla luce delle ultime modifiche della legge regionale, con riferimento agli anellini da apporsi ai richiami vivi, alla normativa europea rispetto alle ultime sentenze del Consiglio di Stato e alle proposte di modifica della legge nazionale che regola l’attività venatoria" si legge in una nota dell'associazione.
Durante i loro interventi, consiglieri regionali Pietro Macconi e Floriano Massardi, hanno illustrato le ultime modifiche regionali, dalla banca dati agli anellini, fino alle valutazioni di incidenza per gli appostamenti fissi e alla difficoltà di attuazione di queste modifiche.
Dopo otto mesi dalla loro approvazione, superato lo scoglio dell’impugnativa, i risultati pratici sono minimali: la speranza e l’impegno è quello di pressare gli uffici regionali perché diano una accelerata agli atti, in modo da consegnare gli anellini prima dell’apertura della stagione venatoria. Sottolineato in vari passaggi e di fondamentale importanza è l’invio da parte di Regione Lombardia, entro il termine di legge del 30 aprile, della richiesta a Ispra per il prelievo in deroga, sia per la difesa delle colture agricole sia per gli usi e tradizioni del territorio, ma soprattutto per l’attivazione degli impianti di cattura a scopo di rifornimento dei richiami vivi.
L’intervento dell’On. Francesco Bruzzone ha poi toccato fondamentalmente due punti: la sentenza del Consiglio di Stato inerente alla piccola quantità che Ispra deve obbligatoriamente fornire, in modo che le Regioni possano finalmente applicare quanto previsto per il prelievo in deroga e per la cattura dei richiami vivi. Battaglia durata sette anni, che di fatto offre uno strumento fondamentale per l’applicazione della deroga, come avviene nel resto d’Europa. E proprio sulle modalità e le tempistiche con cui è stata comunicata la messa in mora dello Stato italiano da parte dell’UE, inerente alla questione zone umide-piombo, con l’informativa prima comunicata ad alcune associazioni ambientaliste e successivamente al Governo, è stato un aspetto che si dovrà chiarire nella prossima legislatura europea. Il secondo punto affrontato da Bruzzone, sono le proposte di modifica della legge nazionale che regola la caccia: queste riguardano l’eliminazione della forma di caccia in via esclusiva, l’utilizzo dei visori notturni, la parificazione delle abilitazioni specialistiche per la caccia di selezione su tutto il territorio nazionale, l’eliminazione dei giorni di silenzio venatorio, fino alla certezza dei calendari venatori, con possibilità di legiferare per legge e con validità pluriennale, come avviene in quasi tutti i paesi Europei.
Il tecnico Dario Buscema ha poi illustrato i passaggi fondamentali di modifica della legge nazionale, sottolineando gli aspetti giuridici che caratterizzano la proposta con le relative prospettive che ne derivano. A chiudere l’incontro è stato il Presidente nazionale ANUU, Marco Castellani, che ha elencato le iniziative della Cabina di Regia, un percorso unitario delle Associazioni venatorie con obiettivo finale l’inversione di una situazione negativa che si trascina da anni, rilanciando l’importanza della figura del cacciatore per l’ambiente.