In occasione della fiera Die Hohe Jagd & Fischerei, tenutasi a Salisburgo, lo scorso 23 febbraio, si è riunito il gruppo di lavoro Face che si occupa di comunicazione con rappresentanti delle associazioni venatorie nazionali.
All'ordine del giorno c'erano una serie di temi cruciali. È stato messo in evidenza il nuovo lavoro di FACE sull’accettazione sociale della caccia in Europa. Ciò ha delineato i punti strategici, le misure e gli obiettivi sia a livello europeo che nazionale.
I partecipanti si sono impegnati in discussioni proattive sullo stato di accettazione in tutta Europa, nonché sulle migliori pratiche per le campagne mediatiche per migliorarlo. In particolare, l’Associazione austriaca della caccia (Jagd Österreich) e l’Associazione danese dei cacciatori (Danmarks Jægerforbund) hanno presentato spunti tratti dalla loro esperienza e dalle recenti campagne di successo per comunicare sulla caccia alla società. Vale la pena ricordare che la campagna austriaca “Das ist Jagd”, tuttora in corso, ha prodotto risultati impressionanti in termini di portata e promozione dei benefici della caccia.
Una delle importanti opportunità di comunicazione affrontate sono state le imminenti elezioni del Parlamento europeo nel giugno 2024. FACE continua a lavorare attivamente per garantire che il processo decisionale di Bruxelles sia in linea con gli interessi della caccia e della conservazione sostenibili in Europa.
Con oltre 7 milioni di cacciatori in tutta Europa, il loro importante ruolo di conservazione a beneficio della natura, della fauna selvatica e della società deve essere riconosciuto e sostenuto dai decisori dell’UE. Sono state discusse azioni coordinate con i membri FACE per scoprire come promuovere al meglio gli interessi e i valori dei cacciatori attraverso il Manifesto elettorale FACE durante le prossime campagne elettorali dell’UE.
Infine, la seconda metà dell'agenda è stata dedicata agli influencer, ai social media e alla caccia con relatori provenienti da Austria, Svizzera, Germania e Bulgaria come i fratelli Hunter, Mrs. WildBoar, Christine Fischer e Kalin Georgiev Baldzhiyski. I membri di FACE sono stati in grado di ottenere una buona comprensione del panorama in continua evoluzione dei social media e dell'importanza degli influencer.
Fin qui il contenuto del comunicato FACE. Da parte nostra non possiamo che rilevare come su questo punto l'Italia sia rimasta indietro (e i pochi dati trapelati dal sondaggio europeo lo dimostrano). A differenza dei Paesi sopra citati, dove la comunicazione a sostegno della categoria è efficace ed è arrivata a informare positivamente persone estranee alla caccia, da noi persiste una cortina praticamente inespugnabile sul fronte dell'informazione e della comunicazione, guidata da testate nazionali che hanno fatto della disinformazione sulla caccia una sorta di prassi, a cui corrisponde una decrescita nel tempo del numero dei cacciatori (fenomeno che non si osserva in Paesi come la Germania, la Danimarca e altri). Difficile in questo contesto inserire campagne mirate e influencer che possano fare la differenza. Ma occorre insistere e concentrare nuove forze, anche con l'aiuto delle associazioni europee.
Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
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