L'Assessore regionale alla Caccia in Emilia Romagna, Alessio Mammi, in sede di Commissione Politiche economiche, ha illustrato i contenuti del nuovo regolamento sulla gestione degli ungulati che sarà presto approvato.
"Un regolamento certamente molto atteso anche alla luce della notizia resa dal Ministero della Salute pochi giorni fa relativamente all’avanzamento del fronte epidemico della Peste Suina Africana in Italia" commenta una nota della Lega Emilia Romagna. Di pochi giorni fa infatti l'aggiornamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, che ora include tra le aree sottoposte a restrizioni anche alcuni nuovi Comuni delle province di Lodi, Pavia, Milano, Piacenza, Parma, La Spezia e Asti. Rispetto a quello precedente, che ricorda essere del 2008, il regolamento ambisce ad efficientare e rendere più efficace l’attività venatoria, anche e soprattutto per quanto concerne la PSA.
Tra le novità annunciate: si alza il numero di cacciatori consentito per la caccia in braccata ma al contempo sarà possibile organizzare le squadre per le braccate anche con un numero ridotto di partecicpanti. Su questo principio viene ridotto da 40 a 30 il numero minimo di cacciatori per formare una squadra.
“Un regolamento che ha ascoltato, almeno in parte, le richieste che del mondo associazionistico, venatorio e agricolo” – commenta il Consigliere della Lega Massimiliano Pompignoli -. Il quale riconosce all’Assessore Mammi e alla Giunta più coraggio.
“Spiace solo che sia un regolamento blindato che, proprio per tipologia stessa di atto amministrativo, preclude emendamenti da parte dei consiglieri, ancora privati di qualsiasi poteri di modifica o di intervento in ambito venatorio. Come sempre vediamo la bozza la mattina stessa e questo ci rende impossibile entrare nel merito. Auspico che, pur non potendo presentare emendamenti, vengano comunque ascoltate le nostre proposte” – conclude il Consigliere Pompignoli, il quale si dice comunque soddisfatto, per il momento, di alcune modifiche illustrate dagli uffici.