Il Tar di Roma ha respinto il ricorso di Arci Caccia sulla rappresentanza delle associazioni nel ricostituito Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio Nazionale (CTFVN).
Nel merito, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha stabilito che la riduzione del numero di rappresentanti delle associazioni venatorie nel CTFVN, decisa dal Ministero con il decreto impugnato, non viola la loro rappresentatività territoriale. Il Tribunale ha argomentato che la riduzione è giustificata dalle esigenze di semplificazione e efficienza dell'organo consultivo e che tutte le componenti del Comitato sono state ridotte in modo proporzionale.
Si legge nella sentenza: "il Ministero risulta essersi dichiaratamente attenuto al criterio della 'maggiore consistenza associativa'. Detto criterio, peraltro, risulta il più congruo a fronte della necessità di conformare la rappresentanza alla nuova composizione dell’organo e non è sconfessato dalla ricorrente che i tre componenti delle Associazioni venatorie siano state designate da soggetti con maggiore consistenza associativa”.
E' stata dichiarata inoltre inammissibile la richiesta di sollevare una questione di legittimità costituzionale, dato che la presunta lesione dei principi costituzionali lamentata da Arci Caccia non è imputabile alla norma primaria, bensì al provvedimento amministrativo del Ministero.
Infine, il Tribunale ha esonerato il Ministero dalle altre eccezioni sollevate da Arci Caccia, poiché il ricorso principale è stato considerato infondato.
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