Il Presidente di Cpa (Caccia Pesca e Ambiente), Alesandro Fiumani ha scritto a tutti gli assessori regionali chiedendo di attivarsi, qualora volessero applicare il regime di caccia in deroga, inviando la propria richiesta ad Ispra per la determinazione delle "piccole quantità".
Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato, che, a seguito di un ricorso della Regione Liguria, ha stabilito l'obbligo da parte di Ispra di definire quali sono le piccole quantità prelevabili in deroga, in applicazione della Direttiva Uccelli, l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale non può più esimersi da questo suo dovere, osserva Fiumani, non essendo state ritenute valide le motivazioni per cui finora non sono state determinate (problematiche tecniche e passate infrazioni comunitarie).
Le Regioni che volessero aprire la caccia in deroga a specie non cacciabili come storno, ma anche fringuello, peppola, ecc., hanno tempo fino al 30 aprile per inviare la loro richiesta ad Ispra. Dopodichè l'Istituto ha 40 giorni per rispondere.
"A questo punto - osserva Fiumani - gli assessori non hanno più la solita foglia di fico dietro cui ripararsi. Se non dovessero presentare la richiesta sarà un problema politico venatorio inerente al rapporto tra cacciatori e assessorato".
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