Pochi giorni fa è arrivata la decisione del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso di Arci Caccia sulla composizione del Comitato Faunistico Venatorio Nazionale, ritenendo lecita la rappresentatività espressa (tre componenti delle Associazioni venatorie designate da soggetti con maggiore consistenza associativa), ma l'Arci Caccia non ci sta e continuerà la sua battaglia.
Tant'è che oggi pubblica la risposta ricevuta dal Presidente del Consiglio Regionale della Regione Marche, Dino Latini, alla lettera inviata alla politica marchigiana dal Presidente Regionale Arci Caccia Gabriele Sperandio per richiedere un maggiore pluralismo. Un’iniziativa presa dopo la diffusione di una lettera della Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane che chiedeva alla Cabina Nazionale e alla Politica di adoperarsi per garantire un accesso plurale agli organismi di gestione.
"In merito alla richiesta rivolta alle Forze politiche e ai Parlamentari della Regione di rendersi protagonisti di un emendamento che miri a sopprimere l'attuale Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, desidero manifestarle da parte mia l'intenzione di presentare tale argomento di discussione in sede di Riunione di Capigruppo, nonostante la recente pronuncia del Tar Lazio" scrive Latini.
"Arci Caccia ringrazia il Consigliere Latini per l’interessamento e la disponibilità dimostrata a fare sue le nostre istanze, promosse in difesa del pluralismo e del diritto di tutti i cacciatori a sentirsi rappresentati e a dare il proprio contributo alla gestione della fauna e del territorio in cui abita".