Durante l'ultima seduta del 20 marzo, la Commissione Giustizia della Camera ha proseguito l'esame del disegno di legge Brambilla (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali), che prevede un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali.
In quella seduta il Presidente Ciro Maschio ha fatto presente che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è preso atto che non vi sono le condizioni per concludere l'iter del provvedimento in tempo utile rispetto alla previsione di avviare l'esame in Assemblea entro lunedì 25 marzo, come attualmente previsto. E' stato quindi deciso il rinvio.
Il Viceministro Francesco Paolo Sisto ha precisato che il suo dicastero non ha ancora potuto acquisire i pareri da parte del Ministero dell'economia e delle finanze sulle proposte emendative in discussione, elemento essenziale per concludere l'istruttoria tecnica che, comunque è prossima al completamento.
Intanto arrivano le reazioni contrariate degli animalisti sull'approvazione degli emendamenti, presentati da Lega e FdI che hanno soppresso l'articolo 7, mantenendo l'eccezione di applicazione di tale legge nel caso di leggi speciali (caccia, allevamenti, circhi, sperimentazione, ecc.).