Continua la campagna anti caccia organizzata da un folto gruppo composto da esponenti politici (M5S soprattutto), associazioni animaliste e giornalisti (il Fatto Quotidiano ha addirittura messo in piedi una petizione). Dopo decine di articoli e dichiarazioni, non scevri da falsità di ogni tipo, prosegue l'attacco frontale alla categoria. Il prossimo step sarà una conferenza stampa, organizzata alla Camera dei deputati per martedì 26 marzo da esponenti pentastellati dal titolo eloquente: "La caccia non è uno sport: I disastri della maggioranza che mettono a rischio il paese".
L'evento intende affrontare i contenuti della proposta di legge all'esame della Commissione Agricoltura presentata dall'on. Bruzzone. Secondo gli organizzatori la proposta di legge, che chiamano simpaticamente "Legge Sparatutto", "sembra mirare a deregolamentare completamente l'attività venatoria, mettendo a rischio gli accordi di pace precedentemente stipulati tra il mondo venatorio e quello ambientalista". Dato il livello di acredine degli ultimi anni da parte del mondo ambientalista, con sistematici ricorsi al Tar anche su date per altro stabilite dall'articolo 18 della legge 157, non diremmo di aver proprio raggiunto una vera e propria "pace"...
La conferenza stampa vedrà la partecipazione di Sergio Costa, Vicepresidente della Camera dei Deputati, Alessandro Caramiello, Capogruppo del M5S nella Commissione Agricoltura, e rappresentanti del WWF Italia, della LIPU, dell'ENPA e del LAV. Il Movimento 5 Stelle, presentanto la conferenza ritiene doveroso precisare che "L’abolizione della caccia è uno dei punti fondanti nel programma del M5S e la nostra PdL va proprio in questa direzione, proponendo l’esatto contrario di quanto proposto dalla Lega, con l’obiettivo finale di una progressiva abolizione dell’attività venatoria".
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