La battaglia del Movimento 5 Stelle contro la legge Bruzzone è una crociata solitaria. Lo ha ammesso apertamente il deputato Alessandro Caramiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera durante la conferenza stampa tenuta oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati dal titolo La caccia non è uno sport - I disastri della maggioranza che mettono a rischio il Paese.
"In questa battaglia siamo praticamente da soli, non ci sono altre forze di opposizione a sostenerci, a parte i Verdi che però non sono rappresentati in Commissione. Il Pd non è vicino a noi, siamo soli" ha detto Caramiello, di fatto confermando che questa dura opposizione (concretizzata nell'ostruzionismo in Commissione, con un migliaio di emendamenti presentati), è più una battaglia ideologica di chi semplicemente ha nel proprio programma l'abolizione della caccia.
Alla conferenza stampa, oltre a rappresentanti delle associazioni Enpa, Wwf e Lipu, c'era un accalorato Sergio Costa. L'ex Ministro ha parlato per lo più dei reati che ha contrastato quando era Generale dei Carabinieri Forestali, praticamente mettendo sullo stesso piano bracconieri e cacciatori, e non riconoscendo ai secondi alcun diritto di esercitare liberamente e alcun merito rispetto ai certificati benefici per l'ambiente.
Una impostazione puramente attivista, che Costa pretende di assurgere a unica verità e sulla quale ha basato il proprio invito ai giornalisti presenti. "Vi chiedo una mobilitazione mediatica perchè il momento è serio, bisogna alzare il polverone, soprattutto sotto elezioni. Abbiamo un mese, facciamo in modo che perdano i voti" ha detto.
Sostenendo che "la legge Bruzzone legalizza il bracconaggio", l'ex Ministro ha invitato chiunque a organizzare mail bombing in direzione dei Ministri all'Agricoltura e all'Ambiente, sottolineando che i pareri del Governo sugli emendamenti provengono essenzialmente da questi due dicasteri.
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