Dopo il recente rinvenimento di nuovi cinghiali infetti da Psa nel Parco del Ticino e nel comune di Borgo Val di Taro, il Ministero della Salute lo scorso 25 marzo ha disposto l'ampliamento delle zone di restrizione nel nord Italia.
"Si è reso necessario l’allargamento delle zone soggette a restrizione in Provincia di Milano, per ulteriori casi di PSA nei cinghiali all’interno del Parco del Ticino, e in Provincia di Parma a seguito dell’avanzare della malattia verso est, con l’interessamento del Comune di Borgo Val di Taro", ha dichiarato il Ministero, sottolineando l'importanza di adeguarsi al nuovo regolamento UE 2024/968 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea e in vigore dal 23 marzo.
Intanto la Commissione Ue ha modificato le restrizioni anche per altri Paesi dell'Unione Europea interessati da nuovi casi di PSA nei suini selvatici, come Cechia, Polonia e Slovacchia, o da un miglioramento della situazione epidemiologica, come Lettonia, Lituania e Polonia stessa. La Commissione ha espresso la necessità che tali modifiche alla zonizzazione abbiano effetto il prima possibile, considerando la situazione epidemiologica dell'Unione con "urgenza".
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