Alla luce degli incendi che hanno interessato il patrimonio naturalistico sardo, Paolo Fiori, rappresentante delle associazioni ambientaliste all'interno del Comitato faunistico regionale, ha chiesto all'Assessore provvedimenti di decurtazione in calendario venatorio su specie e numero di capi, per le aree percorse dal fuoco.
"Riteniamo sia la minima misura da adottare in questa grave situazione e auspichiamo che vi sia un generale accordo in merit", ha dichiarato Paolo Fiori.
Il rappresentante ecologista ha quindi richiesto la convocazione urgente del Comitato Faunistico affinchè “si discuta e si deliberi della nostra richiesta di rinviare l'apertura della stagione venatoria e soprattutto la sospensione della caccia alla fauna stanziale.
“Le segnalazioni che ci giungono dalle nostre delegazioni presenti nel territorio - ha dichiarato Fiori -, infatti, ci parlano di una situazione drammatica con il rinvenimento di capi di pernice e lepri carbonizzati. A questo si deve aggiungere la situazione di stress ambientale, a cui è sottoposta la fauna superstite, che rende estremamente deboli le specie nobili stanziali, con il rischio di un veloce depauperamento della consistenza faunistica già di per sè estremamente precaria”.
Basterebbe ricordare, a Fiori, che nei terreni interessati da incendi, la legge vigente prevede già rigorose misure di tutela. Pare perciò che questa sua agitazione risponda più a un'esigenza di visibilità a buon mercato, piuttosto che a una volontà di fare qualcosa per la salvaguardia della fauna.