La Provincia di Firenze ha presentato un nuovo progetto per la tutela degli allevatori dai danni causati dal lupo e allo stesso tempo per difendere la specie da atti di bracconaggio. Il progetto consiste nel finanziamento di attività di informazione e monitoraggio insieme alla realizzazione di impianti di recinzione elettrificata a vasto raggio, così da garantire l'incolumità di tutto il pascolo.
Il progetto è stato presentato ieri dalla vicepresidente della Provincia e assessore alla caccia Laura Cantini, dall'assessore all'agricoltura Pietro Roselli, dall'assessore alla programmazione territoriale, parchi e aree protette Marco Gamannossi e da Giuseppe Pietracito dell'APA.
La presenza del lupo sul territorio è stata finora monitorata grazie all'incrocio dei dati provenienti dai rilievi genetici, al monitoraggio con la tecnica del wolf-howling (ululato indotto) e alla segnalazione degli episodi di predazione. L'assessore Roselli ha spiegato che da questi dati raccolti “si ipotizza una popolazione oscillante tra i 25 e i 40 capi presenti sull'arco appenninico, in alcuni rilievi a nord di Firenze (Monte Morello, Calvana e Monte Giovi) sul Pratomagno e sui monti del Chianti. In dubbio invece l'eventuale presenza di qualche capo nell'empolese, in particolare nel comune di Castelfiorentino''.