Anche in Campania sono stati predisposti degli incentivi per i cacciatori che saranno disposti a partecipare al Piano di abbattimento straordinario del cinghiale, come previsto dalla strategia nazionale promossa dal Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana che prevede azioni di caccia in braccata, di selezione e controllo.
Una recente nota della Direzione generale Politiche Agricole della Regione inviata a tutti gli Atc campani, infatti, ricorda che dalla fine di febbraio scorso, con l'approvazione del Piano straordinario sul cinghiale contro la Psa (dgr n. 84 del 22/02/24), al fine di incentivare i bioregolatori all'abbattimento dei cinghiali è stato previsto un rimborso forfettario di 50 euro per ogni capo di cinghiale abbattuto, che sarà erogato da ciascuno degli Atc, competente per territorio, nei limiti degli abbattimenti previsti per ognuno di essi. In totale sono stati previsti 750 mila euro di rimborsi.
Al fine di consentire agli Atc una corretta e univoca rendicontazione degli abbattimenti, la Direzione regionale ha inviato in allegato il documento recante le linee guida ai fini del riconoscimento dei ristori da erogare ai bioregolatori. I capi da abbattere stabiliti risultano essere 15 mila in totale. Dopo ogni abbattimento il bioregolatore deve applicare l'apposita fascetta numerata fornita dal GOT, segnalare l'abbattimento tramite l'applicazione Xcaccia, inserendo la foto del capo abbattuto con fascetta ven bisibile, trasferire il capo in osservanza delle misure di biosicurezza presso il Centro di Raccolta, in attesa del veterinario, precedere all'eviscerazione, eventuale scuoiatura e raccolta dei campioni biologici presso il Centro di raccolta, infine smaltire correttamente i visceri. Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
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