A nome del Governo, durante la seduta odierna della Camera dei Deputati, il Sottosegretario all'Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, ha risposto all'interrogazione presentata da Stefano Vaccari e altri deputati del PD (Forattini, Marino, Rossi) sullo stato attuale della strategia contro la PSA. In particolare è stato chiesto quali iniziative urgenti si intendano adottare per favorire il depopolamento dei cinghiali a tutela del patrimonio suino nazionale.
La Pietra ha tracciato quanto finora fatto dal Governo contro la PSA, precisando anzitutto che, le carcasse di cinghiali infetti rinvenute ammontano a poco meno di 2.000 unità. Con la modifica della legge 157/92 a giugno 2023 si è consentita l'adozione del “Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”, attuato e coordinato dalle Regioni, che devono aggiornare i Piani regionali di interventi urgenti (PRIU), al fine di renderli coerenti con i contenuti del Piano straordinario stesso.
Successivamente, spiega il rappresentante del Governo, considerata l'accertata connessione tra il proliferare incontrollato dei cinghiali e la propagazione della Peste Suina Africana, il Commissario Straordinario alla PSA, ha adottato, lo scorso settembre, il “Piano straordinario delle catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali e azioni strategiche per l'elaborazione dei piani di eradicazione nelle zone di restrizione da peste suina africana (PSA) 2023-2028” con l'obbiettivo della riduzione significativa e generalizzata delle densità di cinghiale sul territorio nazionale, calibrata per gli specifici contesti in relazione al rischio di ulteriore diffusione della PSA e degli impatti causati dalla specie sulla biodiversità e sulle attività antropiche.
Il Piano straordinario, che definisce gli obiettivi numerici, i tempi e le modalità delle catture e degli abbattimenti, ha validità quinquennale ed è attuato attraverso l'attività venatoria e l'attività di controllo. Sulla base della valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi di prelievo previsti, delle criticità attuative rilevate e dei possibili correttivi individuati dalle regioni, il Piano - spiega La Pietra nella sua risposta - sar�rimodulato annualmente e l'aggiornamento sarà approvato dal Commissario. Nello specifico, si è optato per aumentare significativamente (oltre il 200 %) l'entità degli animali abbattibili con metodi selettivi (caccia di selezione e controllo) e poco meno del 40% dell'entità da conseguire attraverso la caccia collettiva. Il prelievo, da realizzarsi in attività venatoria, rappresenta, quindi, complessivamente quasi il 74 % del complessivo previsto (circa 612.000 capi).
In ogni caso, le diverse forme di prelievo devono essere incentivate - sottolinea La Pietra - tenendo in considerazione il contesto in cui si opera, al fine di perseguire l'obiettivo della riduzione numerica dei cinghiali sull'intero territorio regionale, comprese le aree protette e non venabili. Il Sottosegretario ha poi ricordato il coinvolgimento del Ministero della Difesa con l'allestimento e l'impiego di un contingente militare appositamente formato per il contrasto alla diffusione della peste suina da parte degli ungulati selvatici.
Nella sua replica, il deputato Stefano Vaccari (PD), ha parlato di "risultati ancora troppo esigui e scarsi" e di strategie inefficaci e insufficienti, tanto che la diffusione del virus non si è arrestata. "Oggi - ha detto Vaccari - siamo addirittura in una condizione in cui le previsioni del Piano straordinario delle catture indicate non trovano ancora attrezzati i territori: ad esempio, la filiera per la gestione delle carni dei capi abbattuti non è ancora stata implementata e abbiamo notizia di indicazioni che arrivano addirittura da alcune aziende sanitarie locali che, non essendo attrezzate per la gestione di una mole di cinghiali così importante, chiedono agli ATC di diminuire i giorni di prelievo perché non in grado di effettuare i controlli necessari".
Vaccari ha fatto presente che la richiesta di aiuto della Regione Emilia Romagna ai Ministeri del febbraio scorso non ha dato frutti tangibili. "Infatti - sostiene il deputato - , la nomina dei subcommissari regionali con potere di deroga alla normativa appalti, per fare prima ed essere più efficaci, non ha poi trovato una ricaduta". Inoltre secondo l'esponente del Pd serve una maggiore efficacia nella gestione delle risorse già stanziate ma che, siccome manca ancora l'atto formale con il quale è stata prorogata con il Milleproroghe la nomina del commissario, non possono essere spese.
Vaccari chiude chiedendo concretezza tempi più veloci per sburocratizzare gli interventi previsti dal Piano, anche per aumentare i livelli di biosicurezza degli allevamenti e delle aziende. "Solo l'Emilia-Romagna ha messo a disposizione 9 milioni di euro - e il Governo credo che abbia il dovere di fare presto e meglio rispetto a quanto già posto in essere" ha sottolineato il deputato PD.
In una nota l'on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d'Italia e vicepresidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, biasima il Pd per questo intervento. "Oggi in aula il collega Vaccari del PD e tutta la sinistra hanno finto di non sapere che se siamo arrivati a questo punto la responsabilità è loro, che sia al Governo sia nelle amministrazioni regionali, hanno deliberatamente ignorato il problema PSA e le conseguenze allarmanti per i nostri allevamenti di suini. Il governo Meloni, con senso di responsabilità, ha immediatamente predisposto un Piano di contenimento della fauna selvatica che, grazie anche all'apporto dell'esercito e delle associazioni venatorie, sta finalmente mettendo riparo alla diffusione della PSA nel territorio italiano, tutelando il comparto zootecnico e il valore economico di tutto il settore".
Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
Commentare le notizie, oltre che uno svago e un motivo di incontro e condivisione , può servire per meglio ampliare la notizia stessa, ma ci deve essere il rispetto altrui e la responsabilità a cui nessuno può sottrarsi. Abbiamo purtroppo notato uno svilimento del confronto tra gli utenti che frequentano il nostro portale, con commenti quotidiani al limite dell'indecenza, che ci obbligano ad una riflessione e una presa di posizione. Non siamo più disposti a tollerare mancanze di rispetto e l'utilizzo manipolatorio di questo portale, con commenti fake, al fine di destabilizzare il dialogo costruttivo e civile. Ricordiamo che concediamo questo spazio, (ancora per il momento libero ma prenderemo presto provvedimenti adeguati) al solo scopo di commentare la notizia pubblicata. Pertanto d'ora in avanti elimineremo ogni commento che non rispetta l'argomento proposto o che contenga offese o parole irrispettose o volgari.
Ecco le ulteriori regole:
1 commentare solo l'argomento proposto nella notizia.
2 evitare insulti, offese e linguaggio volgare, anche se diretti ad altri commentatori della notizia.
3 non usare il maiuscolo o ridurre al minimo il suo utilizzo (equivale ad urlare)
4 rispettare le altrui opinioni, anche se diverse dalle proprie.
5 firmarsi sempre con lo stesso nickname identificativo e non utilizzare lo spazio Autore in maniera inappropriata (ad esempio firmandosi con frasi, risate, punteggiatura, ecc., o scrivendo il nickname altrui)
Grazie a chi si atterrà alle nostre regole.