FACE (Federazione europea per la caccia e la conservazione) ha partecipato al 14° incontro a Samarcanda, in Uzbekistan, della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Conservazione delle Specie Migratrici (CMS COP14), che ha in particolare trattato il tema dell'uccisione illegale di uccelli migratori.
E' stato fatto il punto sulla situazione, a partire dal momento chiave (2014) con l'adozione di una risoluzione che ha istituito una task force intergovernativa per affrontare questo problema nel Mediterraneo. Grazie ai finanziamenti della Commissione europea, è stato detto, sono stati compiuti importanti passi avanti nella lotta contro il bracconaggio.
Una valutazione condotta nel 2023 ha coinvolto 22 paesi, di cui 8 Stati membri dell'UE, che hanno segnalato i progressi nella riduzione dell'uccisione illegale di uccelli. Nonostante alcuni paesi abbiano ottenuto buoni risultati nella legislazione e nella prevenzione, sono necessari ulteriori sforzi per migliorare l'esecuzione e l'azione penale.
Durante la COP14 di Samarcanda, sono state prese decisioni significative per intensificare gli sforzi che includono l'analisi delle pratiche illegali di cattura di uccelli e la revisione scientifica della portata dell'uccisione e del prelievo illegali. Inoltre, si è enfatizzato l'importanza della cooperazione transfrontaliera e della condivisione delle migliori pratiche.
La Commissione europea ha recentemente pubblicato un rapporto sulle buone pratiche nella prevenzione dell'uccisione illegale di uccelli nell'UE, evidenziando l'impegno per il rispetto ambientale e la protezione della fauna selvatica.
Guardando al futuro, FACE parteciperà a incontri e riunioni per pianificare azioni concrete a seguito della COP14 di CMS. Il prossimo importante incontro del MIKT e dei punti focali speciali della Convenzione di Berna sull'uccisione illegale di uccelli si terrà nell'ottobre 2024, segnando un altro passo avanti nella lotta per la conservazione degli uccelli migratori.
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