Durante la Consulta venatoria dell'Umbria, tenutasi il 30 aprile, l’assessore regionale Roberto Morroni ha comunicato l’intenzione della Giunta di accogliere parzialmente le osservazioni alla bozza del Calendario venatorio dell’Umbria 2024/25 presentate unitariamente dai presidenti regionali di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Anuu e Cpa. E' quanto si apprende da un articolo della testata TuttOggi.info.
Per la caccia al cinghiale si è arrivati al compromesso di spostare l'inizio della stagione in una data unica per le due Province umbre di domenica invece che al giovedì inizialmente scelto. L'Assessore dovrebbe accogliere anche la richiesta di estendere la caccia in preapertura (primo settembre), oltre che alla tortora con l'usuale conteggio in app, anche ai corvidi.
Anche sul fronte della caccia in deroga è stata confermata la volontà di attivarla. La Regione, come richiesto nei giorni scorsi dalle associazioni venatorie e da alcuni esponenti della Lega, ha inoltrato ad Ispra di individuare le piccole quantità prelevabili, onere da cui l'Istituto, dopo la sentenza del Consiglio di Stato su ricorso della Liguria, non può più astenersi. Le specie richieste sono storno, fringuello e peppola. Piccione torraiolo e tortora dal collare invece dovrebbero essere prelevate tramite separata integrazione come contenimento faunistico