Al vaglio del Consiglio dei Ministri in programma lunedì 6 maggio, secondo Il Fatto Quotidiano, sarebbe già pronto un Decreto Legge del Ministro Lollobrigida che, tra le altre cose, dovrebbe prevedere il passaggio del Soarda, il comando anti bracconaggio dei Carabinieri forestali, sotto il controllo diretto del Ministero dell'Agricoltura. Cosa che secondo il quotidiano limiterebbe di fatto i controlli sui cacciatori (sicuramente molto semplicistica e del tutto arbitraria, per non dire militante, come considerazione).
Nel Decreto poi ci sarebbero ulteriori stanziamenti (5 mioni di euro per l'anno in corso e 15 milioni per il 2025) per fronteggiare l'emergenza PSA, incrementando l'installazione di recinzioni per proteggere gli allevamenti, disponendo indennizzi per la filiera e incrementando gli abbattimenti del cinghiale. Si dovrebbe anche disporre dell'impiego di 177 unità del personale delle Forze armate arruolate allo scopo.
All'Esercito dovrebbero anche essere attribuite dal Decreto funzioni di sicurezza pubblica, specificando che i militari potranno procedere all'identificazione di quanti ostacoleranno le operazioni di abbattimento, e disponendo che questi siano portati al più vicino comando di polizia e trattenuto per un massimo di 24 ore.
Secondo Luana Zanella, Presidente del Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ciò significa "reprimere i movimenti e le associazioni che con passione civile si battono in difesa della tutela delle speice viventi". Occorre ricordare all'Onorevole che ci sono norme europee, che non si possono ignorare, che dispongono, tra le altre cose, una riduzione significativa dei cinghiali nel nostro Paese. E se l'emergenza PSA da pochi focolai è arrivata ad espandersi a macchia d'olio, si deve anche all'ostruzionismo animalista che in diverse zone ha frenato un'azione decisa.