La caccia tutela l'interesse pubblico. Questo sostanzialmente ciò che ha ribadito il Tar dell'Emilia Romagna sul tema del libero ingresso dei cacciatori sui terreni agricoli privati, sancito dall'articolo 842 del Codice Civile. Una clamorosa cantonata per gli animalisti, che su questo tema portano avanti battaglie decennali. Le associazioni protezioniste Lega Nazionale per la Difesa del Cane e Animal Liberation avevano appoggiato il ricorso di una signora (A.B.), che per questioni etiche, si opponeva all'ingresso dei cacciatori sui suoi terreni agricoli.
La richiesta della signora di poter inserire i suoi campi, situati in provincia di Ravenna, tra quelli da poter sottrarre all'attività venatoria, era infatti stata respinta dalla Regione, la quale, applicando la legge, non aveva potuto far altro che constatare come il fondo non presentasse alcuna coltura ad alta specializzazione, vulnerabile dunque all'attività venatoria, osservando che le ragioni "etiche" non sono considerate dalle norme in vigore.
Con l'aiuto delle associazioni animaliste la decisione era dunque stata impugnata al Tar sulla base di una presunta violazione del diritto all'obiezione di coscienza, chiamando in causa l'articolo 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU).
Il Tar però ha emesso la sua sentenza, pubblicata in data 6 maggio 2024, respingendo in toto il ricorso, evidenziando come l'obiezione di coscienza non si applichi in tali ambiti e che la pianificazione faunistico-venatoria (e dunque l'ingresso dei cacciatori nei terreni agricoli privati) tuteli l'interesse pubblico, anche in considerazione della sicurezza stradale e alla tutela dell'agricoltura.
"Giova rilevare - si legge nella sentenza - come il Piano faunistico venatorio di cui all’art. 10 legge 157/92, diversamente da quanto affermato dalle ricorrenti, non è diretto a tutelare solamente l’esercizio dell’attività venatoria, quale attività sicuramente priva di copertura costituzionale, ma specifici interessi pubblici di rilievo costituzionale con particolare riferimento alla conservazione e tutela della fauna selvatica e dell’ecosistema (Corte Costituzionale, 4 dicembre 2009, n.316".
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