Con ogni probabilità il Decreto Agricoltura non sarà firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. La conferma è arrivata negli scorsi giorni: gli uffici legislativi del Colle hanno rilevato tre incongruenze nel provvedimento, che sono state segnalate al Governo per le opportune modifiche.
Tra queste anche lo spostamento delle funzioni di controllo del Corpo dei Carabinieri forestali sotto il Ministero dell'Agricoltura invece che quello dell'Ambiente. Le altre riguardano l'accorpamento della Sin (ovvero la società che gestisce il sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell'agricoltura) nell'Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Mancherebbero, secondo il Quirinale i requisiti della decretazione d'urgenza. E infine alcuni passaggi della norma che riguarda l’installazione di pannelli solari a terra.
Sono in corso le consultazioni tra gli uffici tecnici del Quirinale e il Ministero dell'Agricoltura. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri il testo definitivo del Decreto non è ancora stato redatto nella sua versione finale, perciò tecnicamente gli uffici di Mattarella non hanno ancora letto il testo definitivo. Secondo quanto si apprende dalla stampa le osservazioni del Colle sono arrivate a seguito di quanto annunciato dai ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin in conferenza stampa.