Mentre i danni all'agricoltura causati dalle oche continuano a crescere, in alcune zone dell'Olanda (come nella regione della Frisia), i cacciatori stanno cominciando a rinunciare alla loro gestione, a causa di regolamenti sempre più difficili da attuare.
Stando a quanto riportato dall'associazione Jagers vereniging (Associazione Reale dei Cacciatori Olandesi), i cacciatori della Frisia rischiano di violare involontariamente le normative territoriali, mettendo a rischio la loro licenza, mentre in altre zone devono affrontare il disinteresse delle autorità su alcuni principi di gestione, dato che viene chiesto loro di sparare anche alle oche riproduttrici e ai piccoli, al fine di ridurre la popolazione.
I danni alle colture provocati dalle oche (oche grigie, facciabianca e lombardelle) ammonterebbero a oltre 35 milioni di euro nel solo 2022 (su 44 milioni di danni totali). Sebbene i cacciatori siano disponibili a collaborare per prevenire tali danni, secondo l'Associazione Reale dei Cacciatori Olandesi ci sono metodi migliori per gestire le oche, come il trattamento dei nidi e la caccia durante periodi vocati.
La soluzione auspicabile è l'inserimento delle specie nella lista di quelle cacciabili, permettendo la gestione venatoria nei periodi pre riproduttivi. Per migliorare la gestione delle oche, i cacciatori chiedono di poter utilizzare tutti gli attrattivi disponibili e di essere coinvolti in modo più attivo dalle autorità provinciali. Inoltre, stanno partecipando a corsi specifici per apprendere tecniche di caccia più efficaci e mirate a ridurre le sofferenze degli animali.
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