In un comunicato, l'Arci Caccia Marche accusa l'Assessore regionale alla Caccia, Andrea Maria Antonini, di aver ignorato le associazioni venatorie nella stesura del Calendario Venatorio 2024 - 2025. L'Associazione critica sia il metodo che il merito delle decisioni dell'assessore, definendo la convocazione della “Cabina di regia delle Associazioni Venatorie Marchigiane” una "presa in giro".
Secondo Arci Caccia Marche, la Giunta Regionale ha infatti già approvato il Calendario Venatorio il 16 maggio 2024 con la DGR n. 733, senza consultare ufficialmente tutte le associazioni venatorie. L'Associazione denuncia che, nonostante siano arrivati i pareri dell'ISPRA e del CTFV sulla prima bozza del calendario, le associazioni venatorie non sono state audite ufficialmente prima dell'approvazione in Giunta. "Viene il sospetto che alcune siano state sentite ufficiosamente," afferma Arci Caccia Marche.
In segno di protesta, Arci Caccia Marche ha deciso di non partecipare alla riunione convocata per venerdì pomeriggio, accusando l'assessore di non rispettare le rappresentanze dei cacciatori. Inoltre, l'Associazione segnala un mancato coinvolgimento anche per quanto riguarda le modifiche alla legge regionale 7/95 e la redazione dello Statuto Tipo degli Atc.
Arci Caccia Marche annuncia che seguiranno ulteriori iniziative in collaborazione con altre associazioni e singoli interessati, per protestare contro le decisioni prese senza adeguato confronto.