Il mancato ricambio generazionale è uno dei talloni d'Achille della caccia nostrana, al punto che se non si attuano subito iniziative per invertire questa tendenza, si rischia di scomparire nel giro di pochi decenni.
Si dirà: i giovani hanno altro per la testa, del resto sempre più persone abitano in ambienti urbanizzati, lontani dalla vita naturale... Esattamente per questo occorrono sforzi mirati. Le idee non mancano. C'è infatti chi all'estero sta ottenendo ottimi risultati da cui possiamo prendere spunto. Abbiamo già parlato del positivo e crescente convolgimento di giovani in altre nazioni (Francia, Finlandia, Spagna ecc.), oggi portiamo l'esempio dei cacciatori inglesi.
La British Association for Shooting and Conservation (BASC) proprio in questi giorni fa il punto sui progressi fatti sul fronte del coinvolgimento dei giovani nella caccia e nella conservazione della natura. Una sfida su cui negli ultimi anni BASC ha puntato molto, accelerando e intensificando il proprio impegno educativo a livelli che non hanno rivali nel settore in termini di portata di pubblico. "I numeri con cui interagiamo sono tutti aumentati notevolmente" scrive l'associazione.
"All'inizio del 2022 - si legge nella nota stampa - , abbiamo creato "BASC to School", un meccanismo per catturare e misurare il nostro impegno educativo. In due anni la nostra interazione totale ha raggiunto 76.917 giovani. Entro la fine di quest’anno, prevediamo che la cifra supererà i 120.000, e questo esclude le migliaia di giovani che vediamo in eventi come spettacoli di contea, The Game Fair e National Shooting Show. Per darvi un esempio, solo al National Shooting Show della scorsa settimana abbiamo avuto 87 bambini che costruivano cassette per uccelli sullo stand BASC , che poi hanno portato a casa con loro".
BASC to School però, non è che solo la punta dell'iceberg degli sforzi su questo fronte. "Ad esempio, il nostro programma Young Shots ha più di 20 anni ed è più forte che mai; centinaia di ragazzi continuano ogni anno a vivere la loro prima esperienza di tiro attraverso le nostre giornate regionali dedicate a questo scopo".
Ma la vera parte significativa del lavoro educativo rimane sotto la superficie e si concentra nel supportare programmi di specializzazione nella gestione della selvaggina e della fauna selvatica per formare i moderni guardiacaccia e gestori della fauna selvatica. Attraverso l'attività di lobbying effettuata da BASC, sono stati inseriti programmi di studio statali di apprendistato e formazione tecnica per la nostra equivalente scuola superiore con lezioni dedicate alla caccia e alla gestione della fauna selvatica, che forniranno ai giovani percorsi di progressione praticabili attraverso il sistema educativo universitario.