Al Consiglio regionale della Liguria è approdato, dopo il passaggio in I Commissione, il disegno di legge 179 (Omnibus), che dà attuazione a impegni assunti dalla Giunta ed evita l'impugnativa di alcune disposizioni da parte del Governo.
La legge contiene, all’articolo 1, anche modifiche in tema di fauna omeoterma e prelievo venatorio. Anzitutto si stabilisce che l'anello identificativo dei richiami vivi per la caccia di appostamento rilasciato dalla Regione sia l'unico ad avere valore legale.
L’articolo stabilisce il divieto di uso e detenzione di richiami vivi che non siano identificati mediante anello inamovibile numerato, rilasciato dalla Regione, anche in aggiunta a quello dell'allevatore. “A seguito dell'eventuale rilascio del nuovo contrassegno lo stesso è apposto, in aggiunta al precedente, ai richiami vivi posseduti”. Gli anelli devono essere annotati sul registro personale rilasciato al detentore di richiami vivi previsto dal regolamento.
Viene inoltre eliminata la sovrapposizione tra regime sanzionatorio amministrativo e penale in caso di foraggiamento di cinghiali, stabilendo che per le violazioni di cui all’articolo 47, comma 7 quater, si applica la sanzione amministrativa da euro 500 a 2.000 euro.
Durante la discussione del ddl è stato bocciato l’emendamento dell’opposizione che chiedeva di eliminare la possibilità di cacciare con l’arco, norma che è stata introdotta con le modifiche introdotte a luglio 2023, come previsto regolarmente dalla legge nazionale sulla caccia.