Le fake news sulla caccia si moltiplicano in maniera esponenziale ogni qualvolta che l'argomento viene toccato dall'attualità, specie se su questo tema sono in programma discussioni a livello parlamentare.
Purtroppo alcune sprezzanti definizioni, suggerite direttamente dalle associazioni animaliste (come Legge Sparatutto, Caccia Selvaggia, ecc.), anche se completamente false e fuorvianti, vengono spesso assimilate senza alcun senso critico, contraddicendo il codice deontologico del mestiere che impone la verifica della veridicità delle informazioni trasmesse dalle parti in gioco.
Questi infatti alcuni titoli di alcuni quotidiani solo nelle ultime ore: Legge "sparatutto" sulla caccia nel decreto Agricoltura: la Lega pronta al blitz (Today); Legge spara-tutto, il dl Agricoltura in arrivo sarà un disastro per animali, ambiente e democrazia (Il Fatto Quotidiano); La nuova legge sulla caccia inserita nel Decreto Agricoltura: si potrà sparare senza regole 7 giorni su 7 (Ohga); La legge Sparatutto s'affaccia nel decreto Agricoltura, rischio "bracconaggio legalizzato" (Greenreport).
Chiamare legge Sparatutto i contenuti di modifica alla 157 che sostanzialmente non incidono su alcuna specie, e non cambiano nulla dei principi fondanti sulla protezione della fauna, vuol dire trattare con estrema superficialità l'argomento, asservendosi completamente alla disinformazione animalista.
Gli animalisti, compresi quelli che siedono in Parlamento, lautamente stipendiati dallo Stato, hanno purtroppo imparato a nostre spese che possono permettersi di esagerare, infarcendo di informazioni completamente fuorvianti i loro comunicati, sicuri che verranno traslate e prese per vere da chi dovrebbe stimolare un sano dibattito nell'opinione pubblica, dando una corretta informazione, il più veritiera possibile.
Ecco svelato l'arcano sulle percentuali bulgare contro la caccia nei sondaggi d'opinione, cosa che all'estero non avviene. Purtroppo da noi la partita è truccata e nessuno sembra accorgersene.