Sta emergendo sempre di più quanto sia indispensabile avere dati aggiornati, per poter discutere tempi, periodi di prelievo di specie migratorie e confutare le tesi discutibili di Ispra. “Noi abbiamo date di migrazione differenti dal resto dei Paesi europei, molto più restrittive”, sottolinea in queste ore il Presidente di Federcaccia Massimo Buconi in un video, ricordando le interlocuzioni in corso in sede di Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale sui Calendari Venatori e nelle Regioni.
Serratissimo il confronto rispetto alla questione dei key concepts, che definiscono le date di migrazione nei diversi paesi. “Come sapete condizionano moltissimo le date di prelievo e soprattutto determinano spesso fortissimi contenziosi in tribunale in tutte le Regioni” sottolinea il Presidente Fidc.
Buconi sostiene che Ispra dovrebbe aggiornare i suoi strumenti di rilievo dei dati. Ricorda che esistono strumenti ben più moderni degli anelli apposti sugli esemplari catturati, come la telemetria satellitare che Fidc utilizza con successo in collaborazione con Università e altri istituti di ricerca, che sta dando risultati positivi. Ma non solo. In Francia - sottolinea Buconi - si sono affacciate nuove frontiere, come ad esempio l’installazione di Ecoradar.
Strumenti che richiamano tecnologie militari e che possono controllare ad ampissimo spettro i movimenti migratori. Si tratta però di tecnologie molto costose, sia nell’acquisto che nella gestione, ma secondo Fidc, è indispensabile che si aggiunga a quelli disposizione per avere dati certi.
“Noi non abbiamo paura della scienza e dei dati. Purchè siano obbiettivi e non branditi al fine di limitare o chiudere l’attività venatoria. Chiederemo con forza ai governa ministeri competenti di fare investimenti" chiude Buconi.