Nel periodo da gennaio ad aprile scorsi, in Basilicata sono stati "prelevati" 2.520 cinghiali nei cinque ambiti territoriali di caccia e 803 cinghiali "nei parchi nazionali e nelle aree protette" della regione.
Lo ha reso noto l'assessore all'ambiente della Regione, Cosimo Latronico, spiegando che "occorre agevolare le azioni già effettuate con misure concrete per tendere all'obiettivo di prelievo dei capi previsti dal piano di eradicazione della peste suina africana, approvato dalla giunta. La Basilicata ha condizioni straordinarie per le quali occorre attuare soluzioni straordinarie. Stiamo lavorando da tempo - ha continuato Latronico - per cercare di dare impulso alle azioni di controllo della specie cinghiale nell'alveo del nuovo quadro normativo nazionale e regionale. Occorre perseverare nelle attività di prelievo consentite sia nel territorio libero che nelle aree protette, in sinergia con gli enti gestori, con il commissario nazionale per la peste suina africana e con le direzioni generali politiche agricole alimentari e forestali e salute e politiche della persona".