A proposito di Ispra e delle inadempienze nel fornire dati aggiornati e mirati, l'Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia Alessandro Beduschi in queste ore, prendendo atto della situazione, ha chiesto un incontro urgente con l'Istituto. "Non possiamo ignorare le difficoltà crescenti causate dalle risposte che arrivano da Ispra dopo ogni nostro atto, che spesso sono del tutto prive di un supporto scientifico adeguato” scrive Beduschi.
“Ci troviamo di fronte -prosegue l’assessore- a un muro ideologico. Questa situazione riguarda non solo la definizione delle quantità minime e della caccia in deroga, ma anche questioni come la riapertura dei roccoli o, per passare al settore della pesca, perfino sulla reintroduzione del coregone nel Lago di Garda.”
Secondo Beduschi, Regione Lombardia resta disponibile al dialogo e alla collaborazione con Ispra, con l’obiettivo comune di garantire una gestione responsabile delle attività di caccia e pesca sul territorio. Su questi presupposti, l’assessore chiede di incontrare Pietro Genovesi, Responsabile del Servizio per il coordinamento delle attività della fauna selvatica e Commissario ad Acta sul tema dei valichi montani.
“È fondamentale – conclude Alessandro Beduschi – che ISPRA fornisca argomentazioni basate su dati consolidati e non sul pregiudizio. Se ci vengono date risposte negative, devono essere sostenute da prove concrete e motivate, in quanto cacciatori e pescatori non sono fuorilegge, ma cittadini che chiedono regole chiare poter svolgere le loro attività nel rispetto delle norme e della sostenibilità ambientale”.