Sulle inottemperanze di Ispra in materia di caccia, interviene in queste ore anche l'eurodeputato Pietro Fiocchi. Con una lettera inviata al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, chiede un intervento urgente per risolvere la questione della determinazione della "piccola quantità" cacciabile degli uccelli in regime di deroga.
Il Consiglio di Stato infatti ha dichiarato illegittimo il diniego di determinare "la piccola quantità" prelevabile in deroga, come definito dall’art. 19 bis comma 3, della Legge 11 febbraio 1992 n. 157. Un passaggio fondamentale affinché le autorità competenti possano legittimamente autorizzare i prelievi in deroga dell’avifauna e dunque applicare la Direttiva comunitaria.
"In particolare - sottolinea Fiocchi nella sua lettera - il Consiglio di Stato ha definito il comportamento di ISPRA viziato da illogicita’ e considerato di nessun pregio le motivazioni inconducenti addotte dall’Istituto". Tra queste l'obiezione secondo la quale non sarebbero disponibili dati aggiornati sulle specie oggetto delle deroghe. Fiocchi evidenzia come la Guida interpretativa in questi casi indichi l'utilizzo di stime minime della popolazione e dei tassi di mortalità , sulla base dei migliori dati disponibili.
Avendo già diverse Regioni italiane rispettato la scadenza del 30 aprile prevista dalla legge per il procedimento di attivazione delle deroghe, Fiocchi ritiene non più rinviabile un intervento del Ministro Pichetto Fratin teso anche ad evitare impugnazioni che esporrebbero ISPRA a pretese risarcitorie da parte delle Regioni, che potrebbero sfociare in successivi pronunciamenti di danno erariale.
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