La situazione odierna del Lago di Porta
L'Arci Caccia Toscana, rispondendo all'appello di alcuni fotografi naturalisti riguardo la critica situazione del Lago di Porta, area protetta sita nel comune di Montignoso, in provincia di Massa Carrara, prende posizione contro la lettera aperta pubblicata sulla stampa locale da alcune associazioni ambientaliste (Wwf in testa), secondo cui il lago sarebbe in salute.
Secondo l'Arci Caccia la situazione è invece grave ed ha iniziato a precipitare proprio da quando l'area è stata sottoposta a protezione. L'oasi del Lago di Porta, oggi gestita dal WWF, è infatti stata istituita a seguito di numerose battaglie, che hanno visto coinvolte anche le associazioni venatorie e i cacciatori, tanto che negli anni '90, il comitato "Per la Rinascita del Lago di Porta" riuscì a prevenire il prosciugamento e il disastro ambientale. Tuttavia, in seguito fu presa la decisione di escludere i cacciatori dalla gestione del lago, creando l'oasi. Di qui, secondo l'Arci Caccia, il rapido degrado con la scomparsa di molte specie vegetali e animali, oggetto per altro di una denuncia in Procura da parte di un gruppo di fotografi, secondo cui "la vegetazione si è ritirata ed è in gran parte morta, non si hanno più presenze di acquatici, come evidenziato da ornitologi di Pisa, Livorno e Firenze venuti in visita nella prima decade di gennaio 2022", si legge in una loro dichiarazione sul Tirreno.
Gli atti del convegno del 1992, promosso dal comitato per la rinascita del lago, elencavano una flora e fauna rigogliose che, negli ultimi anni, sono drasticamente diminuite. L'Arci Caccia Toscana intende ora promuovere una serie di iniziative di studio e recupero del lago, coinvolgendo giovani e cittadini attraverso attività di sensibilizzazione.
L'appello "Riprendiamoci il Lago" lanciato dall'Arci Caccia Toscana invita tutti a contribuire al progetto.