"Che fine ha fatto il piano straordinario per la gestione della fauna selvatica? Le regioni avrebbero dovuto già attuarlo ma non si hanno notizie, tantomeno dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che sembra aver lasciato cadere nel dimenticatoio il problema dopo aver emanato un apposito decreto che ha annunciato in pompa magna il 13 giugno dello scorso anno".
E' quanto chiede Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera in una interrogazione presentata insieme ai colleghi del gruppo Pd della commissione Agricoltura della Camera, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, al ministro Lollobrigida per sapere quali Regioni hanno adottato il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e quali sono i risultati eventualmente conseguiti al fine di favorire il depopolamento di migliaia di cinghiali selvatici e per assicurare la tutela del patrimonio suino nazionale.
"E’ già passato un anno - evidenzia Vaccari - e ogni giorno le cronache dei giornali sono piene di notizie legate al sovrannumero dei cinghiali. Le stime parlano di due milioni e mezzo di cinghiali che stanno provocando ingenti danni alle produzioni agricole, stanno veicolando la peste suina, creano problemi di equilibrio nel rapporto con le altre specie selvatiche con importanti danni alla biodiversità, sono un pericolo per la salute e la vita di tanti cittadini vista la frequenza di incidenti, anche mortali, sulle nostre strade. Sulla peste suina peraltro la strategia commissariale fin qui adottata non è risultata adeguata per arginare la diffusione della malattia e si rischia di mettere in ginocchio l'importante comparto delle carni di maiale. "Basta con gli annunci, ora è il momento di agire” chiude Vaccari.