In un video, anche il Presidente di Federcaccia Massimo Buconi ha commentato il "brusco stop" alla conversione in legge degli emendamenti contenuti nel Dl Agricoltura sulla caccia. Al di là dell'ovvia rabbia e delusione, Buconi ripercorre l'accaduto e invita il Governo ad intervenire urgentemente, soprattutto per dare certezza di diritto di applicazione dei calendari venatori regionali, sistematicamente impugnati ai Tar.
Buconi svela i retroscena, che già si potevano intuire, rispetto all'inserimento delle proposte Bruzzone, oggetto di un ddl alla Camera, nell'ambito della discussione del Decreto Agricoltura. Una soluzione studiata di concerto da Ministeri dell'Agricoltura e dell'Ambiente per poter accorciare i tempi di approvazione di alcuni dei contenuti della proposta di modifica della 157, tant'è che diversi emendamenti sono stati proposti direttamente dai relatori di maggioranza. Il problema sarebbe emerso in seguito. "48 ore fa il Senatore Patrizio La Pietra, Sottosegretario delegato alla materia, ci ha informato che erano sorte difficoltà procedurali per poter approvare le modifiche presentate. Gli emendamenti sono stati ritirati perchè ritenuti, così per lo meno ci viene detto, non attinenti con l'insieme del decreto in discussione".
Insomma, conclude Buconi, "alla volontà manifestata non corrisponde un esito". Il problema però rimane e va risolto. "Non compete a noi cacciatori individuare quale sia la soluzione, la strada legislativa più consona per raggiungere l'obiettivo, ma abbiamo l'esigenza di dare certezza di diritto ai calendari venatori e al controllo della fauna selvatica, sia per i danni che per quanto riguarda i motivi sanitari". "E' ora urgentissimo - chiude il Presidente Fidc - che il Governo individui un altro strumento, quello ritiene più opportuno".