A commento dei progressi nella trattazione del Dl Agricoltura, il Ministro Francesco Lollobrigida in un post su facebook scrive: "Per troppo tempo la politica ha deciso di non occuparsi del settore primario, o peggio ancora, di considerare gli agricoltori, i pescatori e gli allevatori come nemici dell’ambiente piuttosto che come bioregolatori". Nessun riferimento quindi ai cacciatori, che effettivamente contro la Peste Suina, calamità tra le più urgenti in agricoltura, sono i fondamentali e veri bioregolatori.
Una dimenticanza che forse non è casuale, dato l'accaduto con la gran parte (per non dire tutti) degli emendamenti sulla caccia, ritirati dopo le vane promesse. Ai tanti commenti al post di Lollobrigida su facebook di cacciatori che parlano di "tradimento" e fanno notare il trattamento ricevuto, il Ministro evita di rispondere, se non citando la modifica che permetterà di allungare la caccia al cinghiale.
Durante l'intervento in aula al Senato, Lollobrigida, rispondendo alle polemiche, ha spiegato che, questo, "non è un decreto per l'attività venatoria". "Mi assumo tutta la responsabilità di dire, con serenità, - ha spiegato - che avremo altre occasioni per discutere di attività venatoria, compreso del contrasto a chi impedisce attività lecite, ma non è questo il decreto. Siamo andati incontro agli inviti e alle sollecitazioni a ridurre il tema dell'attività venatoria solo connessa alla Peste Suina Africana, e non invece incidente su una normativa, la 157, che a mio avviso va rivista e aggiornata, regolamentandola in maniera tale che il rispetto della legge possa esserci per tutti, dopo che il Parlamento ne abbia stabilito le modalità di attuazione".