“Questa battaglia è stata momentaneamente persa ma il governo dovrà e potrà trovare altre soluzioni per garantire una gestione non ideologica ma tecnica e scientifica agli enormi problemi economici e sanitari che un aumento insostenibile di fauna selvatica – spesso problematica e pericolosa per la stessa biodiversità – sta causando all’intera nazione”. Così in una nota il Presidente Anlc Paolo Sparvoli, sollecita il governo a trovare una soluzione in tempi brevissimi “per non deludere, ancora una volta, le aspettative legittime di chi, dopo aver pagato in anticipo si vede cambiare le carte in tavola e le regole del gioco”.
"Nell’ambito delle organizzazioni unitarie - continua - faremo tutto ciò che è in nostro potere per evitare che anche la prossima stagione venatoria subisca gli stessi traumi e gli stessi tagli di quelle passate. Come Libera Caccia, però, abbiamo l’intenzione di trarre da questa vicenda un grande insegnamento e di seguire l’esempio dei colleghi francesi che, di fronte al rifiuto di concedere delle deroghe alle cacce tradizionali praticate da secoli in alcune zone, hanno risposto con grande fermezza: No deroghe? No controllo ungulati e fauna problematica!".