Anche Arci Caccia Toscana pubblica le proprie osservazioni sul Calendario Venatorio 2024 - 2025 presentato dalla Regione negli scorsi giorni durante un incontro con le associazioni venatorie. Sulla possibilità di posticipare dalla terza alla quarta domenica di settembre l'apertura, oppure introdurre la limitazione a tre giorni fissi solo al mattino per i primi 15 giorni, Arci Caccia riconosce la validità delle argomentazioni fornite, ma fa presente l’impossibilità di aderire alla richiesta senza un percorso di condivisione e confronto con i cacciatori. Si richiede alla Regione l’avvio di questo percorso fin da ora, in ottica del Calendario Venatorio 2025/26.
Su preapertura e prelievo della tortora selvatica, Arci Caccia chiede la conferma delle due giornate di preapertura alle specie in deroga e l’inserimento in questa della tortora selvatica qualora ne sussistano le condizioni. "Ci sembra opportuno che la Regione si attivi con il Ministero e gli organismi europei, visto il prelievo virtuoso di questo animale, monitorato tramite il tesserino elettronico, per cercare di aumentare il numero di capi cacciabili. Lasciare la tortora selvatica cacciabile solo dall’apertura generale, quando ormai ha abbandonato il nostro territorio, ci sembra una inaccettabile presa in giro per i cacciatori" si legge nella nota.
Infine parere favorevole al carniere annuale fissato dalla Regione per sasselli e cesene. Aggiunge Arci "Nessun dubbio che sia da evitare con ogni mezzo in nostro possesso la possibile chiusura anticipata della caccia a queste due specie".