Fidc Lombardia, tramite il suo Presidente, Marco Bruni, commenta le modifiche approvate dal Consiglio regionale sulla legge della caccia. "Alcune modifiche sono importanti, altre invece raccolgono forti critiche, soprattutto da parte della nostra associazione" dichiara.
Parere contrario anzitutto sulla modifica che facilita l’autorizzazione di nuovi appostamenti fissi in zona di maggior tutela dei Comprensori Alpini, previo parere motivato del comprensorio alpino in ordine alla presenza certificata nei tre anni precedenti di galliformi alpini e di ungulati. Per Federcaccia si sarebbe dovuto tener conto che la 157 affida le autorizzazioni a Atc e Ca, sottolineando che la gestione deve essere autonoma e non subordinata. I Comprensori Alpini avevano scritto all'Assessore e ai consiglieri, non ottenendo risposta.
Critiche anche per la norma che consentirà di adibire a richiami vivi gli esemplari feriti, dopo le cure veterinarie. "Credo che domani questa norma troverà largo spazio sulle pagine degli organi di informazione e porterà più danno al mondo venatorio che che altro". "Dispiace - aggiunge Bruni - che questi emendamenti siano stati portati in Commissione Agricoltura e quindi poi ratificati dal Consiglio regionale, senza nessun momento di condivisione con il mondo venatorio per lo meno nessun momento di condivisione con federcaccia Lombardia".
Sugli altri contenuti invece il giudizio è positivo. Si segnalano: la possibilità che la gestione delle oasi di protezione possa essere affidata non solo alle associazioni di protezione ambientale ma anche ad associazioni venatorie, comitati di gestione e comprensori alpini di caccia; L’acquisizione della permanenza associativa del neo-cacciatore nell’ATC o nel CAC oltre il primo anno avviene anche se accompagnato da persone diverse dal genitore; Viene ammessa la possibilità del completamento dei piani di prelievo degli ungulati anche al fuori della zona alpina in caso di zone coperte da neve; L’esclusività dei medici veterinari dell’ATS competente a poter maneggiare i richiami vivi durante le operazioni di accertamento degli anellini.