Martedì 9 luglio, durante un tavolo di lavoro guidato dall'assessore Paolo Bongioanni, con la partecipazione dell'assessore alla Sanità Federico Riboldi e altri vertici regionali, la Regione Piemonte ha stabilito nuove linee guida per affrontare contrastare la Peste Suina Africana (Psa).
Entro fine luglio, è stato annunciato, saranno approvati tutti i decreti attuativi del Piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica (Priu). Questo include la creazione di una "fascia franca" di 15 chilometri attorno ai distretti di allevamento suinicolo, dove la popolazione di cinghiali sarà eradicata per prevenire il contagio.
Sarà istituita una struttura di coordinamento che riunirà in modo permanente tutti i soggetti responsabili del piano di contrasto alla Psa. Sono previsti incontri serrati con dirigenti provinciali, rappresentanti dei parchi e aree protette, e associazioni venatorie per coordinare le misure urgenti.
Il monitoraggio dei casi di Psa sarà implementato per ottenere una fotografia precisa della situazione, specialmente in parchi e aree protette.
A tutto questo si aggiungono le novità del Decreto agricoltura. “La nuova legge stanzia 20 milioni di euro per gli interventi di biosicurezza. Autorizza l’estensione temporale dell’attività di caccia al cinghiale, l’impiego di droni e visori notturni. E – aspetto molto importante – destina alle azioni di contrasto 176 militari dell’Esercito che potranno essere rapidamente addestrati e dare il loro contributo agli abbattimenti già in agosto, prima quindi del ritorno autunnale dei cacciatori autorizzati nella stagione venatoria di battuta" ha dichiarato l'assessore.