Alessandro Rizzo, Presidente della Federazione caccia del Regno delle due Sicilie, ha inviato una lettera al Presidente della Regione e alla dirigenza dell'Assessorato Agricoltura, esprimendo il proprio dissenso riguardo alla mancata inclusione della caccia in deroga allo Storno nel Calendario Venatorio 2024/2025.
Rizzo ha sottolineato i gravi danni che la specie provoca alle colture agricole, in particolare agli uliveti, e la crescente sfiducia degli agricoltori siciliani nelle istituzioni, aggravata dai ritardi nei pagamenti per i danni subiti. Ha evidenziato come altre regioni italiane, tra cui Puglia, Toscana e Umbria, abbiano già concesso la caccia in deroga allo Storno, con la Toscana che ha esteso la deroga anche ai Piccioni e alle Tortore dal Collare, e la Lombardia ai Piccioni.
L'associazione ricorda come la recente sentenza del Consiglio di Stato 982/2024 abbia stabilito che l'Ispra non può rifiutarsi di definire le piccole quantità prelevabili che consentono alle regioni di attivare la caccia in deroga. Alla luce di questa decisione e dei danni significativi causati dagli Storni, si richiede che il prelievo della specie sia consentito dal 22 settembre 2024 al 30 gennaio 2025, con un limite complessivo di 5.000 capi annui e 15 capi giornalieri.