“Abbiamo approvato in Giunta il Calendario Venatorio 2024 - 2025 della Regione Campania. È stato un percorso lungo che ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Possiamo dire di avere a disposizione uno strumento partecipato e condiviso, caratterizzato da soluzioni rispettose di tutte le sensibilità e capace di dare dignità e prospettiva ad un settore strategico per la regione Campania”. Lo ha annunciato Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania a margine della riunione della Giunta Regionale della Campania.
Condivisione ed equilibrio sono le parole descrivono le nuove regole del prelievo faunistico nella Regione Campania, in linea con il Piano Faunistico di cui la Regione si è appena dotata. Continuiamo nel solco del buon senso e delle indicazioni tecnico scientifiche pervenute dall’OFVR, dal Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale e dalle Associazioni di settore. La formulazione del calendario, tenuto conto delle indicazioni prodotte, prevede:
La preapertura della caccia alle sole specie opportunistiche, quali i corvidi e il colombaccio, così come indicato da Ispra.
Apertura generale alla terza domenica di settembre: per turdidi e beccaccia si partirà invece ad ottobre, terminando per i turdidi alla seconda decade di gennaio e per la beccaccia alla terza decade.
Per gli anatidi, si partirà la terza domenica di settembre, avendo chiusure differenziate, tra il 20 e il 30 gennaio, tra le diverse famiglie.
Per il cinghiale, in attuazione della recente modifica legislativa nazionale, il periodo di prelievo è stato ampliato a 4 mesi: si partirà ad ottobre per finire a gennaio.
In attuazione del regime di precauzione, così come indicato da Ispra, si è eliminato dal prelievo la tortora e il moriglione chiudendo la stagione venatoria il 30 gennaio e non usufruendo della decade in deroga del mese di febbraio.
Accolte le istanze del settore agricolo per quanto riguarda la caccia in preapertura alle specie opportunistiche dei corvidi e per l’ampliamento temporale del prelievo in forma collettiva del cinghiale.
“Con il Piano Faunistico prima e con il Calendario Venatorio ora, – conclude l’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo – puntiamo ad una corretta pianificazione regionale in termini di vocazionalità e di destinazione del territorio, per garantire un prelievo sostenibile e accettabile così come indicato anche dal Presidente De Luca. In un contesto non semplice, che tiene conto delle emergenze faunistiche della nostra regione, questi strumenti affronteranno quotidianamente, problematiche complesse come i danni alle colture e la peste suina africana, ponendo le basi per una gestione moderna e sostenibile del nostro patrimonio faunistico. Un ringraziamento va anche alle associazioni venatorie per il contributo e al Team Caccia che mi ha supportato nelle attività di concertazione”. (Regione Campania)