Federcaccia Calabria smentisce le notizie inerenti a un presunto posticipo dell’inizio della stagione venatoria in Calabria oltre ad altre prescrizioni inerenti specie escluse e divieti.
"Essendo lo svolgimento della stagione venatoria deciso e codificato dal calendario venatorio regionale e che questo ancora deve essere approvato - scrive Fidc Calabria - , ci chiediamo su quali basi si fondino le notizie fatte circolare e la “soddisfazione” espressa dalle associazioni ambientaliste calabresi per questa presunta decisione della Regione".
La bozza di calendario venatorio in attesa di essere licenziata dalla Giunta che è stata più volte esaminata e approvata in Consulta faunistico venatoria regionale, - precisa l'associazione venatoria - non prevede niente di quanto adesso dichiarato come “vietato”, a partire dalla data generale di apertura della stagione, fissata come da indicazione della legge quadro nazionale 157/92 alla terza domenica di settembre, ovvero per il 2024 al 15 di settembre, e a partire dal 1° settembre per le giornate di preapertura.
Per quanto riguarda poi le prescrizioni legate alla VINCA, torniamo a chiedere una sua rettifica nei punti non giustificati da motivazioni tecnico scientifiche oggettive. Ricordiamo in ogni caso che anche rimanesse tale, quanto previsto dalla VINCA si applica solo nelle zone ZPS e ZSC, e non certo all’intero territorio calabrese soggetto a caccia programmata.
Dire che la caccia in Calabria apre il 2 di ottobre non corrisponde in ogni caso alla realtà e ha il solo scopo di ingenerare confusione e giusta indignazione nel mondo venatorio.