La Regione Abruzzo nelle scorse settimane (come riportato già qui) ha approvato il calendario venatorio 2024 - 2025 per la caccia di selezione del cervo e del relativo piano di abbattimento distinto per sesso e classi di età. La notizia è stata ribattuta dalle agenzie stampa, che hanno portato in risalto la netta contrarietà del Wwf regionale e del Movimento 5 Stelle, i quali accusano la Regione di accontentare i desideri dei cacciatori.
Ribatte in una nota Confagricoltura: "questa volta si deve andare fino in fondo perché abbiamo perso troppo tempo andando dietro alle paturnie di questi sacerdoti dell'ambientalismo metropolitano che bloccano ogni iniziativa di buon senso ed in linea con leggi e regolamenti, in barba e in danno dei cittadini danneggiati dagli incidenti stradali, degli agricoltori costretti ad abbandonare la loro attività in vaste aree interne e dei bilanci regionali" dichiara il presidente regionale, Fabrizio Lobene, che ritiene corretto l'operato della Giunta regionale in merito alla delibera che ha disposto il prelievo selettivo di circa 500 esemplari di cervo nell'Aquilano.
"Devo ammettere che, leggendo le dichiarazioni dell'onorevole Nazario Pagano contrario alla caccia di selezione dei cervi - ha spiegato Lobene - le ho attribuito al cocente sole agostano e non già alla totale ignoranza dell'iter procedurale che ha portato la Giunta regionale ad assumere, dopo ben tre anni di studi e consultazioni, questa decisione.