In una nota Arci Caccia denuncia l'ennesimo caso di disinformazione causata dai media sulla caccia. "Nella puntata della trasmissione Rai Filorosso Revolution, andata in onda il giorno 20-8-24, si è sostenuta la tesi di priva di fondamento che la caccia sarebbe una delle cause primarie di diffusione della PSA" scrive Arci Caccia.
"Ovviamente, i praticanti la caccia, come chi porta avanti ogni tipo di attività umane, possono diffondere il virus se non rispettano i rigidi protocolli indicati dagli enti preposti. Noi, però, non abbiamo dubbi sulla buona volontà dei cacciatori che si stanno formando ed informando per far fronte alla situazione. Infatti, da subito, questi sono stati chiamati a collaborare al monitoraggio della malattia ed al depopolamento dei cinghiali, unica tecnica individuata, al momento, per rallentare la malattia" sostiene Arci Caccia Nazionale.
"Un impegno, quello dei cacciatori, che non manca mai ogni volta che se ne manifesta il bisogno e che merita il rispetto di chi, con il compito di fare informazione, per scarsa competenza o per cattiva volontà, riporta notizie inesatte o parziali. Per questo, chiediamo alla Rai che la trasmissione rettifichi quanto pubblicato, dando spazio e tribuna a chi, ogni giorno, si trova in prima linea per arginare l’epidemia" chiude l'associazione.