I cacciatori inglesi in questi giorni hanno lanciato una campagna mediatica al fine di ottenere il dovuto riconoscimento come minoranza protetta, basata sull'Equality Act del 2010. Dopo anni di restrizioni legislative, come quelle che hanno quasi eliminato la caccia con i segugi, i cacciatori vogliono difendere il loro diritto a praticare attività che considerano parte integrante del patrimonio culturale britannico.
L'organizzazione "Hunting Kind", che guida questa iniziativa, sostiene che la caccia sia stata parte integrante della gestione del territorio britannico per millenni, contribuendo a una convivenza sostenibile tra uomini e fauna selvatica. Secondo "Hunting Kind", la caccia tradizionale è ecologicamente responsabile e socialmente rilevante, e dovrebbe essere riconosciuta e protetta come una pratica culturale.
L'obiettivo dei cacciatori è porre fine alle continue molestie e discriminazioni che affermano di subire da parte di ambientalisti e anti-caccia. Non solo durante le loro attività venatorie, ma anche sul posto di lavoro e nella vita quotidiana. Se riconosciuti come minoranza protetta, i cacciatori potrebbero beneficiare delle tutele previste dall'Equality Act, che attualmente protegge gruppi etnici e altre comunità discriminate.
L'azione legale avviata mira a far sì che i cacciatori inglesi siano inclusi tra le minoranze protette, aprendo un dibattito su come le tradizioni rurali debbano essere trattate in una società moderna e diversificata.