Riconferme per il Calendario Venatorio 2024 - 2025 della Regione Marche ma anche pesanti limitazioni. In data 5 settembre, il Tar di Ancona ha infatti respinto la gran parte delle richieste avanzate dagli animalisti, in particolare confermando la legittimità della caccia alla tortora nei giorni 1 e 4 settembre, riconoscendo come valide le restrizioni inserite in fatto di orario e carniere e il monitoraggio dei prelievi, respingendo le contestazioni sulla cacciabilità di moretta e combattente, nonchè sulle date previste per le specie alzavola, germano reale, marzaiola), ritenendo legittima la sovrapposizione teorica con la fase riproduttiva e confermando le scelte regionali. TAR ha inoltre ritenuto che la Regione abbia correttamente individuato le zone umide dove è vietato l'uso di munizioni al piombo, come previsto dal regolamento UE 2021/57.
Non è andata altrettanto bene su beccaccia e turdidi: Il TAR ha accolto il ricorso per quanto riguarda la chiusura della caccia a queste specie, riducendo i periodi previsti dal calendario venatorio. Per la beccaccia, la stagione dovrebbe chiudersi il 30 dicembre 2024, mentre per i turdidi (Tordo Bottaccio, Tordo Sassello e Cesena) la chiusura dovrebbe essere anticipata al 9 gennaio 2025.
Riguardo a questa ultima parte, Fidc ha annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato.
Dal canto suo, Arci Caccia Marche, evidenzia che "Purtroppo, tali limitazioni erano scontate e prevedibili". Secondo l'associazione è stata prodotta un'inedita sentenza del TAR Marche "che fa giurisprudenza, che ribadisce il valore legale dei Key concepts e l'inviolabilità delle norme comunitarie".