Non si è fatta attendere la risposta leghista alle accuse rivolte da Confavi tramite il presidente Maria Cristina Caretta che in un comunicato ha gridato al complotto tra Federcaccia e Lega Nord Veneto per contrastare i tesseramenti dell'Associazione Cacciatori Veneti – Confavi.
A dimostrarlo ci sarebbe, secondo le accuse, l'elezione di Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, alla guida della Federcaccia regionale ed il rinvio della proposta di legge sulle deroghe in Commissione, a causa di “un numero eccessivo di specie” che avrebbero intenzionalmente provocato il blocco della caccia in deroga finora permessa dal fronte Donazzan – Caretta – Berlato.
A rispondere è Roberto Ciambetti, tra i firmatari della proposta di legge per consentire la caccia in deroga a 11 specie. "È stato il Pdl, non noi, a provocare il rinvio in consiglio regionale. Sono i consiglieri di quel gruppo a dover rendere conto ai cacciatori veneti. Noi eravamo pronti a discutere e andare avanti. Lo siamo ancora, già da questa settimana, come lo eravamo venerdì". Continua poi "Risponda il Popolo della libertà del voto con cui in consiglio regionale è stato deciso il rinvio delle proposte, come volevano i Verdi e le opposizioni".