"La legge deve essere chiara perché i magistrati possano applicarla e non siano costretti ad interpretarla. Anche quest’anno, seppure con esiti a loro meno favorevoli, alcune associazioni con ricorsi strumentali stanno di fatto impedendo il regolare svolgimento della attività venatoria in alcune regioni purtroppo, a volte, grazie a una parte della burocrazia statale". Lo dichiara in una nota il Ministro all'Agricoltura Francesco Lollobrigida, a seguito dell'ennesima sospensione cautelare del Tar dell'apertura della caccia.
"Abbiamo lavorato in questi due anni insieme alle regioni e alle associazioni di settore per trovare, una soluzione appropriata, stante l’attuale sistema normativo. A quanto pare non è stato sufficiente. Ne prendiamo atto ed entro l’anno affronteremo in via definitiva l’argomento. Il rispetto delle regole italiane ed europee è sempre importante per tutti e l’attività venatoria è tutelata e deve potersi svolgere regolarmente. Si mettano l’anima in pace quelli che pensano di poter imporre le loro scelte agli altri violentemente o con processi artificiosi. Abbiamo ottenuto comunque una serie di risultati positivi che rivendichiamo in questo importante settore. Molti dopo essere stati anni al governo oggi dicono che avrebbero fatto meglio e di più. Al contrario hanno permesso di arrivare a una situazione che impone doppio lavoro per essere recuperata e rimessa in linea con le altre nazioni europee. Non ci spaventa l’impegno e sappiamo che i conti si fanno sempre alla fine".