La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, ha approvato oggi alcune disposizioni integrative al calendario venatorio regionale 2024-25.
“Con questa delibera - commenta l’assessore Beduschi - modifichiamo il calendario, uniformandolo al parere di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che espressamente consente l’apertura della caccia al 15 settembre alle specie prese in considerazione dal provvedimento”.
A partire da mercoledì 18 settembre sarà pertanto consentita, esclusivamente nelle forme da appostamento fisso e temporaneo e come da raccomandazioni ISPRA la caccia a: Colombaccio, Cornacchia Grigia, Cornacchia nera, Gazza, Ghiandaia, Merlo, Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena.
A seguito del decreto del Presidente TAR 01067/2024 del 14 settembre, la caccia alla restante avifauna è sospesa fino al giorno 2 ottobre.
Come da calendario è consentita dal 15 settembre la caccia a Lepre, Minilepre, Coniglio selvatico e Volpe, così come le attività di prelievo degli ungulati e addestramento cani, secondo disposizioni vigenti. Gli atti impugnati presso il TAR, inoltre, non riguardano gli istituti faunistico-venatori a gestione privata, a eccezione dell’avifauna migratoria non allevata, per la quale la caccia è sospesa.
Commenta il provvedimento anche il Consigliere Carlo Bravo, che sul tema aveva sollecitato la Giunta nelle ultime ore. “Voglio ringraziare l’Assessore Beduschi e gli uffici della Direzione Agricoltura - scrive in una nota - che hanno steso rapidamente questa nuova delibera che già stamattina è stata votata dalla Giunta. I malumori per la decisione del Tar rimangono: ribadisco che Regione Lombardia, in tema di caccia, non può continuamente trovarsi in balia delle decisioni di giudici che interpretano le norme contro le intenzioni del legislatore. Il mio impegno continua ed è costantemente volto a sollecitare un cambio di passo se non si vuole portare a morire un’attività che non è solo una tradizione radicata sul nostro territorio ma rappresenta anche un indotto economico importante per la nostra Regione”.
Commentano anche i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Michele Schiavi e Alberto Mazzoleni: “Con questo provvedimento Regione Lombardia cerca un rimedio quantomeno parziale a una decisione che vede per l’ennesima volta calpestati i diritti dei cacciatori lombardi - dichiarano i - a partire da mercoledì 18 settembre sarà consentita la caccia ad alcune specie di avifauna, limitatamente nella forma di appostamento fisso e temporaneo, ferma restando la sospensione di altre cacce in forma vagante”.