La Federazione Italiana della Caccia ha organizzato un incontro di lavoro a Todi, a cui ha preso parte una rappresentativa delle organizzazioni venatorie europee riunite in FACE, oltre al presidente FACE Torbjörn Larsson e al Segretario Generale David Scallan.
Stando al resoconto di Federcaccia particolare attenzione è posta dal gruppo di lavoro alla questione chiave dell’accettazione sociale della caccia, un tema centrale e comune a tutta la comunità dei cacciatori in ogni Paese - scrive Fidc - e che richiede per essere affrontata con successo una sempre maggiore cooperazione tra i membri della Federazione, così come un sempre maggior coinvolgimento anche di altre Associazioni venatorie e di categoria internazionali, a esempio CIC e SCI, ma anche di organizzazioni agricole e zootecniche così come di Enti e organizzazioni che si occupano o rappresentano le attività rurali tradizionali nel loro complesso, sempre più prese di mira da una comune e ben orchestrata campagna di opinione tesa a influenzare l’opinione pubblica europea stravolgendo completamente il rapporto uomo/natura e animali in funzione di una visione animalista e vegana e in cui l’ostilità nei confronti della caccia rappresenta solo uno degli aspetti.
“Sono lieto di aver ospitato in Italia questo importante momento di incontro e di confronto” ha dichiarato il presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi al termine della sessione di lavori. “L’Europa continua incomprensibilmente a essere avvertita nel nostro Paese come qualcosa di distante e secondario, se non addirittura ostile e così buona parte delle sue manifestazioni e organizzazioni. Per quanto ci riguarda, limitandoci al nostro mondo di cacciatori, ritengo invece FACE una istituzione importante e sempre più necessaria. La presenza a livello centrale europeo di una rappresentanza dei cacciatori dei diversi Paesi è molto più strategica di quanto non venga normalmente percepita dagli appassionati italiani.
Riguardo alla caccia alla selvaggina migratoria, che nel nostro Paese è ancora la forma di caccia prevalente per il 50% dei praticanti, sottolinea Massimo Buconi, Presidente di Federcaccia, "abbiamo avuto occasione per ribadire le peculiarità dell’Italia e delle altre Nazioni che come noi hanno tradizioni e culture venatorie che affondano le loro radici nel Mediterraneo e le conseguenti necessità e istanze, anche in termini di accettazione presso la società civile e le istituzioni, che ci differenziano dalla situazione delle altre nazioni del centro e nord Europa. Su questo tema, lavoriamo da sempre e devo dire che ho potuto rilevare piena comprensione e apertura. Questo non fa che rafforzare la mia intenzione di aumentare ancor più il nostro impegno su questo particolare aspetto della nostra presenza in FACE” ha concluso il Buconi.